tradescandia pallida

Hutu e Tutsi, il più sanguinoso genocidio moderno

« Older   Newer »
  Share  
plasticine
view post Posted on 25/7/2008, 23:26




Tra l'aprile ed il giugno 1994, circa 900.000 rwandesi (800.000 Tutsi e 100.000 Hutu) furono massacrati in soli 100 giorni. La maggior parte delle vittime erano di etnia Tutsi, la maggior parte dei perpetratori erano Hutu. Persino per un paese dalla storia turbolenta come il Rwanda, la scala del massacro fu tale da lasciare una ferita profonda nella coscienza collettiva dell'intero popolo.
Il genocidio fu generato dall'assassinio del presidente rwandese, un Hutu, il cui aereo fu abbattuto nei pressi dell'aeroporto di Kigali il 6 aprile 1994. Un rapporto ufficiale francese - rigettato dall'attuale classe politica rwandese - assicura, a 10 anni di distanza dai fatti, che dietro l'ordine di abbattere l'aereo presidenziale ci fosse l'attuale presidente, Paul Kagame.
Ad ogni modo, la morte del presidente diede il via ad uno dei più cruenti genocidi mai consumati in Africa in tempi moderni.

image

La tensione etnica in Rwanda non è un fenomeno nuovo. L'animosità tra Hutu e Tutsi - due gruppi etnici in realtà molto simili, dal momento che parlano la stessa lingua, abitano la stessa area e seguono le stesse tradizioni - è sostanzialmente cresciuta durante il periodo coloniale, per diretta volontà del governo coloniale belga. Quando arrivarono nell'area i colonialisti belgi, nel 1916, essi accentuarono le differenze tra i due gruppi etnici, producendo persino carte d'identità differenziate secondo l'etnia. I belgi considerarono i Tutsi superiori agli Hutu, conferendo loro incarichi migliori, opportunità educative e possibilità di entrare a far parte della gestione politica e sociale del paese.
Il risentimento tra gli Hutu generò una serie di rivolte, culminate in veri e propri eccidi nel 1959. Più di 20.000 Tutsi furono uccisi, e molti ripararono nei paesi vicini.
Quando i belgi lasciarono il paese ed il Rwanda ottenne l'indipendenza nel 1962, gli Hutu si sostituirono ad essi. Da allora, i Tutsi furono tenuti in stato di soggezione politica. La situazione si aggravò con il persistere di una crisi economica senza precedenti e con la formazione di un Fronte Patriottico Rwandese, costituito dai Tutsi rifugiatisi nei paesi circostanti, il quale cercò di rovesciare il governo in carica. Accusati di collaborazionismo, i Tutsi residenti in Rwanda furono sottoposti a massacri in tutto il paese dopo l'assassinio del presidente.

"Quando le Nazioni Unite decisero di mettere insieme una forza d'intervento, gli USA la ritardarono con la scusa dei veicoli blindati - le loro argomentazioni andavano dal colore con cui dipingere i veicoli a chi avrebbe pagato per dipingerli". Steve Bradshaw, reporter della BBC.

Nonostante la pace firmata qualche tempo dopo e la formazione di un nuovo governo con la partecipazione del Fronte Patriottico Rwandese, non tutti i perpetratori del crimine sono stati assicurati alla giustizia. Molti di essi si trovano tra i circa 2 milioni di Hutu fuggiti dal paese per timore di ritorsioni ed oggi residenti, come profughi, nello Zaire.


A seguito dello sterminio, molti rwandesi persero la fede non solo nel governo, ma anche nella loro religione. Infatti, quasi tutti i massacri del genocidio rwandese ebbero luogo nelle chiese, talvolta con la complicità dei leaders ecclesiastici. Quando il loro tradimento divenne noto, gran parte di questa popolazione quasi completamente cristiana perse la fede. Ora, dopo un decennio, molti rwandesi stanno sperimentando una nuova resurrezione spirituale. Centinaia di nuove sette carismatiche si stanno diffondendo ma appare inarrestabile l'ascesa dell'Islam.
I musulmani hanno guadagnato molto prestigio nel paese per aver salvato molti rwandesi da morte certa durante i massacri del 1994.
Durante gli eccidi di massa, le milizie accerchiarono il quartiere islamico, ma i musulmani di etnia Hutu non cooperarono con i killers anch'essi Hutu. La religione era più forte dell'etnia, ed i musulmani Tutsi furono risparmiati.

Oggi, 500 nuove moschee sono apparse nel paese, il doppio rispetto al 1994.
La Libia ha costruito un grande centro culturale islamico in Rwanda oltre 20 anni fa e l'Arabia Saudita finanzia alcune moschee.

Alì Uwimana, tiepido osservante della religione cattolica prima del 1994, fu disgustato dal comportamento dei leaders della chiesa durante il genocidio. Molti dei suoi parenti morirono all'interno della loro parrocchia a Kibungo, 40 km dalla capitale. "Le chiese si trasformarono in tombe", egli dice. "La chiesa cattolica oggi non ha più potere a causa di ciò che fece durante la guerra. Non puoi credere in Dio e permettere i massacri nella casa di Dio".

testo completo su arabcomit

by Nikopol e plasticine
 
Top
cyanide candy
view post Posted on 25/7/2008, 23:54




CITAZIONE
Alì Uwimana, tiepido osservante della religione cattolica prima del 1994, fu disgustato dal comportamento dei leaders della chiesa durante il genocidio. Molti dei suoi parenti morirono all'interno della loro parrocchia a Kibungo, 40 km dalla capitale. "Le chiese si trasformarono in tombe", egli dice. "La chiesa cattolica oggi non ha più potere a causa di ciò che fece durante la guerra. Non puoi credere in Dio e permettere i massacri nella casa di Dio".

mi sembra l'unico che mantenga un pò di lucidità :huh:
scusate ma america a parte, ma organismi tipo ONU, FAO (?) non servono proprio per questo?
comunque è incredibile quanto da una cosa relativamente insignificante (capisco che non sia insignificante la morte di un presidente ma guardatela in prospettiva a quello che è successo dopo...) si possa arrivare a delle conseguenze cosi devastanti. e che dopo paradossalmente sia anche più difficile uscirne.
dite che è una specie di circolo vizioso?
 
Top
plasticine
view post Posted on 27/7/2008, 00:12




Secondo me dipende più da un accumulo di rabbia ed ingiustizie che poi porta la riuzione; la classica goccia che fa traboccare il vaso, insomma :) che poi pure la Prima Guerra Mondiale è iniziata praticamente allo stesso modo, con l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero Austro-Ungarico, compiuto a Sarajevo (Bosnia) il 28 giugno 1914 da parte dello studente nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip [wikipedia]

però sai, questo articolo insisteva parecchio sul fatto che molti cattolici dopo il genocidio sono passati all'islamismo, però sinceramente non capisco, io non potrei continuare ad adorare Dio dopo aver visto cose del genere, te?

un altra cosa assurda di questo conflitto è che vi fosse un movente esclusivamente razziale, (pare che in Darfur nonostante il petrolio sia praticamente lo stesso), come la zona è molto povera le nazioni ricche si sono disinteressate (e non hanno fornito armi, come invece avviene spesso) questo massacro è avvenuto a colpi di machete.
 
Top
cyanide candy
view post Posted on 27/7/2008, 00:32




CITAZIONE
però sai, questo articolo insisteva parecchio sul fatto che molti cattolici dopo il genocidio sono passati all'islamismo, però sinceramente non capisco, io non potrei continuare ad adorare Dio dopo aver visto cose del genere, te?

bah mi sembra di averlo già fatto sto discorso, probabilmente la gente lo vede come una specie di appiglio cui aggrapparsi... una volta avevo trovato una frase (è famosa, ma non so l'autore :P): ''certe volte vorrei iniziare a credere in Dio, quando le cose si fanno troppo cokplicate'', o una cosa così. e nel loro caso cazzo se non ci sta :/
 
Top
_NiKoPoL_
view post Posted on 27/7/2008, 18:20




CITAZIONE (plasticine @ 27/7/2008, 01:12)
un altra cosa assurda di questo conflitto è che vi fosse un movente esclusivamente razziale

Continuo a non capire perchè il movente razziale è così assurdo per te, la storia umana è piena zeppa di esempi su conflitti a base etnico/religiosa, certo molti nascondevano motivazioni economiche o politiche (vedasi crociate e nazismo), ma molti altri no.

Ad esempio mi spiegheresti le motivazioni economiche dell'odio dei Turchi verso gli Armeni? o dei Khmer rossi nei confronti degli Khmer bianchi? o ancora dei padani verso qualsivoglia genere di immigrato? e che dire di tutte le centinaia di tribù africane che appena possono tentano di scannarsi a vicenda con qualsiasi mezzo per i motivi più stupidi?
In questi casi il conflitto non ha o non sta portando alcun tipo di vantaggio ma rovina (per i khmer ha addirittura decretato la scomparsa di entrambe le parti) l'economia e l'immmagine politica di, se non entrambe, almeno una delle fazioni.

vedi anche
Irlandesi VS Inglesi
Russi VS Curdi
Cinesi VS Tibetani


 
Top
plasticine
view post Posted on 27/7/2008, 19:04




CITAZIONE
Continuo a non capire perchè il movente razziale è così assurdo per te, la storia umana è piena zeppa di esempi su conflitti a base etnico/religiosa, certo molti nascondevano motivazioni economiche o politiche (vedasi crociate e nazismo), ma molti altri no.

sarà per come sono fatta io, cavolo, è più forte di me, non lo concepisco (in un certo senso si ricollega a quel discorso delle persone-animali) io non sono assolutamente pacifista, se ti attaccano attacca, forse quando diventerò più cinica appoggerò persino la guerra (intesa come scontro tra soldati, ovvero niente civili) per motivi economici (ora come ora no, non mi attaccate) ma quella razziale no. sarà pure che è così evidente che non nessuno ha niente da guadagnarci.
cmq per quanto riguarda le motivazioni forse, visto che l'unica che conosco è questa
CITAZIONE
dei padani verso qualsivoglia genere di immigrato

(è anche banale) è la paura, di non avere abbastanza posti di lavoro etc, ma anche il bisogno di sentirsi parte di un gruppo.
secondo voi che motivazioni (magari non economiche ma psicologiche/sociologiche ci possono essere?
 
Top
_NiKoPoL_
view post Posted on 27/7/2008, 19:10




CITAZIONE
(è anche banale) è la paura, di non avere abbastanza posti di lavoro etc, ma anche il bisogno di sentirsi parte di un gruppo.

E' proprio la paura il miglior combustibile per alimentare l'odio, perchè mette in moto un meccanismo (fondato o irrazionale che sia) che segue la regola del "o lui o io".

Tutti i conflitti che siano mai esistiti sono sono sati alimentati dalla paura che è tra l'altro estremamente facile da strumentalizzare.
 
Top
6 replies since 25/7/2008, 23:26   257 views
  Share