riforma Gelmini, sisi, a noi piace cambiare spesso -.-'

ROMA - Niente più "buono", "sufficiente", "distinto". A scuola si torna ai voti: anche alle elementari e alle medie la valutazione verrà espressa numericamente, con valutazioni in decimali, proprio come accade alle superiori. Questa è solo una delle principali novità annunciate da Maria Stella Gelmini, ministro dell'Istruzione, dopo il Consiglio dei ministri. Il voto numerico (5,6,7) tornerà alle medie (scuola secondaria di i grado). Mentre alla scuola primaria resterà accompagnato dai giudizi ("buono", "distinto", "ottimo").

Novità anche per i ragazzi di licei e istituti tecnici, che d'ora in poi dovranno stare molto attenti a come si comportano in classe. Fino ad oggi infatti il voto in condotta ha avuto solo un valore simbolico, non determinante ai fini della promozione o della bocciatura. Anche il ragazzo più maleducato, se portato in consiglio di classe con un sette o addirittura un sei, poteva confidare nella promozione, grazie alla media dei voti delle altre materie. Da quest'anno invece il voto in condotta farà media e con un cinque sarà prevista l'automatica bocciatura. Una svolta radicale per il mondo dell'istruzione superiore.

Ma vediamo quali sono le altre novità introdotte dal decreto:

Educazione civica e stradale. Si chiamerà "Educazione alla costituzione e alla cittadinanza" e con questa verrà introdotta la formazione alle regole della strada e all'ambiente. "La scuola - ha detto il ministro - deve rimettere al centro la persona e preparare i ragazzi ad essere cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri e conoscitori dei principi costituzionali".

Verso il maestro unico alle elementari. Il ritorno al voto sarà accompagnato dal giudizio per ogni singola materia, e in cantiere c'è anche il progetto del maestro unico per ogni classe. "Il Consiglio dei Ministri ha espresso parere favorevole in merito al ritorno al maestro unico per la scuola primaria - ha detto il ministro - Il provvedimento sarà contenuto nel piano programmatico per la scuola contenuto nella Finanziaria e su cui stiamo lavorando con il ministro Tremonti".

"Guerra al caro-libri". I libri scolastici saranno rieditati solo se strettamente necessario. E' quanto ha assicurato il ministro dell'Istruzione: "Continueremo la battaglia - ha detto - contro il caro-libri. Io e gli altri componenti del consiglio, in primo luogo il presidente Berlusconi, intendiamo aiutare le famiglie a combattere il caro-libri. Per questo i testi scolastici potranno essere rieditati soltanto se strettamente necessario. Abbiamo pensato a un periodo di tre, quattro o cinque anni entro il quale i libri non possono essere cambiati. I contenuti di alcune materie fondamentali come italiano o matematica non cambiano da un anno all'altro".

Sindacati all'attacco. La Flc Cgil, come ha annunciato il segretario generale Enrico Panini, è pronta a fare "muro" contro la decisione del governo di tornare, alle elementari, alla figura del maestro unico. "Per quanto ci riguarda- spiega il segretario - sul maestro unico si apre uno scontro frontale. Tornare al maestro unico significa ridurre di due terzi l'organico che oggi, in numero di posti, ammonta a circa 250mila unità".

Anche secondo la Gilda, il ritorno del voto in condotta "è una misura che rappresenta un primo passo per restituire serietà agli studi e ripristinare i comportamenti civili nelle scuole, ma è chiaro che da sola non basta". Questo il commento del Coordinatore Nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio.

Francesco Scrima, segretario generale Cisl Scuola, si accoda alla polemica con piglio ironico: ''Accogliendo l'invito del ministro Gelmini, assegniamo alle sue dichiarazioni odierne prima un voto e poi un giudizio esplicativo. Gelmini Maria Stella: condotta 5, pedagogia 4''.

Gli studenti annunciano battaglia. "Ci vediamo in piazza". L'Unione degli Studenti ribadisce così la propria contrarietà all'introduzione del voto in condotta che "ribalta uno dei principi fondamentali dello Statuto degli studenti e delle studentesse, cancellando in un solo colpo i risultati di decenni di lotte per il primato del profitto e della qualità dell'insegnamento". "Ci opponiamo al voto di condotta in quanto crediamo in una scuola che si basi sulla partecipazione degli studenti e sull'inclusione costruttiva delle marginalità - si legge nel comunicato - non in una scuola che, con un'impressionante balzo indietro ai 'decreti regi', sa rispondere alla violenza ed al bullismo solo con la repressione".
(28 agosto 2008)

(fonte: repubblica.it)

Interessante, anche se tutte queste riforme avranno un risvolto marginale sulla qualità dell'istruzione e sono inoltre tutte da vedere.
Limitare le ristampe è si un'ottima cosa, ma bisogna intervenire direttamente sul prezzo dei libri o ancora meglio, dovrebbe fornirli la scuola (a costo di essere ripetitivo: come accade/va nei paesi comunisti).
Il voto in condotta poi secondo me nn è male, ma ancora una volta sono i professori a dover essere capaci di dare a ciascuno il voto che merita (negativo nella maggior parte dei casi).

buona idea i numeri alle medie, almeno lo studiare riprende un po' più di significato, che alle medie buono o distinto non vogliono dire niente.


appoggio, ma almeno sarà l'unico voto ad esser dato da tutti i prof riuniti, quindi le possibilità di pecche diminuiscono, la pezza è se lo useranno (come già è accaduto) per limitare manifestazioni &co. sarebbe ottimo per limitare le assenze.


per l'amor di dio, in america fanno anche educazione igienica (dove ti imbottiscono di principi moralisti), a quando? cioè, se fosse improntata sullo spiegare il tipo di governo che abbiamo, magari buttandoci anche quelli esteri ok, ma cavolo, lo sappiamo già in che cosa ridicola sfocierà questo tipo di materia, no?

terrfificante il maestro unico: secondo me è importante che siano tanti almeno c'è una specie di spartizione dei poteri fondamentali: gli stai sulle palle a quello e hai chiuso. e poi anche per le maestre è importante potersi confrontare (e spettegolare)


buono quello che stanno già facendo, un passo per volta, e cmq non siamo fichi quanto i comunisti: li faremmo semplicemente a pezzi, e poi la concorrenza aiuta a scrivere libri buoni, ed è anche giusto dare ai prof il diritto di sceglierli (già rompono abbastanza così)

Cosa intendi? cmq la cosa nn è che mi preoccupi più di tanto, in tutti i sensi. I comunisti esisteranno sempre, o almeno fintantochè esisteranno gli oppressi.


Falso, nn esiste concorrenza nel sistema di stesura dei libri di testo, se così fosse i prezzi nn sarebbero così alti.
Inoltre per tua informazione il sistema scolastico di paesi comunisti(URSS, cuba, cina etc.) nn fa una piega e ha sempre raggiunto l'obbiettivo di formare alla perfezione TUTTI gli studenti.
L'unico punto che ti concedo è sui libri di storia, notoriamente infarciti di propaganda.


Ma neanche per sogno! la scelta andrebbe affidata ad una commissione nazionale a cui vada affidata la stesura del libro da far adottare su base nazionale, altrimenti si finisce come da noi dove i professori scelgono i libri in base alle simpatie, si sbagliano o semplicemente fanno scelte carenti.

aaah quanto sei di parte, dicevo fare a pezzi i libri nel senso di scriverci sopra e strapparli leggittimati dal non averli pagati, e che nel comunismo visto che tutto è di tutti si impara un rispetto delle cose non prorpie che noi non abbiamo e per cui ci manca la formazione culturale.

basta andare a vedere a feltrinelli l a quantità di diversi libri che insegnano a studiare l'inglese a dimostrarti che è vero. i prezzi non c'entrano semplicemente perchè si mettono d'accordo sul prezzo minimo, i professori se ne fregano di quanto costano e li scelgono unicamente in base ai contenuti.

il libro è importante fino a una certa, e una commissione nazionale non è dio, per di più il libro di testo unico chiude le porte a tutti i possibili confronti ed è quasi il simbolo delle dittaure: l'informazione unilaterale.

concordo con ciò che dice marta, sarebbe ottimo il voto in codotta per le assenze, però sono più ottimista sui corsi ci educazione civica, io lo facevo alle medie e effettivamente non era una cosa troppo seria ma comunque fattibile ed interessante, per qualcuno.

buona anche la soluzione dei libri di testo, per lo meno la storia della ristampa, però effettivamente c'è da dire che costano davvero troppo cazzo (pazzaglia 50 e rotti euro )

personalmente trovo assurdo il maestro unico alle elementari. primo perchè di conseguenza diminuiscono le ore passate a scuola e un sacco di genitori dovranno fare i salti mortali per non lasciare i figli a casa da soli. secondo per gli insegnanti che si devono smazzare una classe intera e tutti i relativi problemi da soli, già essendo in due la cosa è abbastanza difficile.

il voto in condotta mi sembra relativamente inutile. tutti quelli che conoscono che verrebbero bocciati per la condotta 1 non gliene frega un beneamato nulla 2 sono stati bocciati lo stesso

educazione civica la trovo una buona cosa io ho fatto poco o nulla a scuola e mi dispiace.

evitare il puù possibile le ristampe lo trovo un ottimo inizio. anche perchè in media non è tutto 'sto gran cambiamento dal libro vecchio a quello nuovo.

poi vabbè io sono anche particolarmente critica perchè la gelmini non la reggo a priori

haha non so cos' abbia fatto per starti cosi antipatica, però credo che la sua riforma sia quanto meno passabile in confronto a fioroni e co O.o

Oh, per farmi non mi ha fatto nulla, non la reggo come persona.
Il punto che la riforma si, è passabile, ma da lì a una cosa vagamente buona ce n'è di strada...

chi si accontenta gode

voi che ci mettereste in una riforma della scuola?

tanto per cominciare max 4 matite a persona, e niente pastelli rosa

niente rosa!

si, e tutti i voti uguali

IMPORTANTE http://www.edscuola.com/archivio/norme/leggi/dl28808.pdf
qui potrete trovare il decreto e la sua modifica in versione pdf, non mi pare trp lungo. tocca controllare le voci sulle classi per stranieri e sui tagli di storia antica, cmq.
=)