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| Nel silenzio generale dei media il governo Berlusconi ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge Tremonti che sancisce la privatizzazione dell’acqua pubblica. Di fatto è stata sancita una bestemmia sociale, culturale ed etica; l’acqua è un bene essenziale per la vita, un diritto fondamentale dell’uomo che non può essere alienato, non può essere mercificato e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto. L’acqua è sacra in ogni Paese, cultura e fede del mondo. Da oggi l’acqua non è quindi più un bene pubblico, ma cadrà definitivamente e per legge sotto il controllo delle multinazionali come Veolia, che a Latina ha già deciso di aumentare le bollette del 300% e ai consumatori che protestano manda le sue squadre di vigilantes armati e carabinieri per staccare i contatori. È tutto chiaro? Questo governo si è comportato da statalista con Alitalia ed ora fa il liberista con l’unico bene che non dovrebbe assolutamente essere sottomesso alle regole dell’economia capitalistica. GianFrancesco Ubaldino fonteH
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