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Clima, Sarkozy alza i toni, da repubblica 21.10.08

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view post Posted on 27/10/2008, 23:24




PARIGI - Il presidente francese Nicolas Sarkozy alza il tono dello scontro con l'Italia sulla lotta ai cambiamenti climatici. "Abbandonare il pacchetto dell'Unione Europea è irresponsabile e drammatico", ha detto Sarkozy, che detiene anche la presidenza di turno dell'Unione. "La situazione ambientale del
mondo - ha aggiunto - non è migliorata siccome c'è la crisi finanziaria. Il pacchetto è fondato sulla convinzione che il mondo va incontro alla catastrofe se continua a produrre nelle stesse condizione. Non vedo alcuna argomentazione che mi dica che il mondo va meglio dal punto di vista ambientale solo perché c'è la crisi economica".

La risposta da Roma fa capire però come, almeno a livello di dichiarazioni, la situazione sia di muro contro muro e che il rischio di una catastrofe globale per Palazzo Chigi vada messo in secondo piano. "Perché dobbiamo cedere? - si è chiesto il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli - Il governo sta difendendo le nostre imprese, abbiamo il dovere, più che il diritto, di batterci per le nostre imprese".

L'esponente del Pdl fa capire quindi che la strategia italiana punta a far leva sulle ambizioni di Parigi a chiudere comunque un accordo, per quanto al ribasso, pur di presentarsi come lo Stato che ha vinto la partita del pacchetto 20-20-20 per ridurre le emissioni di anidride carbonica ed accrescere efficienza energetica fonti rinnovabili.

"Ci sarà un consiglio dei ministri europeo a dicembre per la chiusura della presidenza francese ha ricordato Matteoli - Non credo che una presidenza così autorevole vorrà chiudere il semestre senza trovare un accordo importante su questo tema". Sarkozy ha quindi concesso che l'Unione Europea "deve
mostrare flessibilità per trovare un accordo sugli obiettivi del piano sul clima", ma la sua apertura sembra rivolta più all'opposizione dei paesi dell'Est (Polonia in testa) che non all'Italia. "Capisco le preoccupazione di alcuni nostri partner", ha detto il presidente di turno Ue osservando che "ci sono alcune economie che puntano al 95% sul carbone e non li possiamo mettere in ginocchio. Bisognerà trovare delle linee di flessibilità nel rispetto degli obiettivi e del calendario".

Matteoli ha ricordato poi che dal punto di vista di Roma c'è "un problema di fondo". "Se gli Usa in primis, ma anche altri paesi come Cina e India, non fanno parte della partita, non si riuscirà mai a raggiungere questi obiettivi" di contenimento delle emissioni, ha sostenuto il ministro mostrando ancora una volta un approccio diametralmente opposto a quello europeo. La questione per Sarkozy va infatti rovesciata completamente. Secondo il presidente francese, se non approvasse il pacchetto sulle emissioni, "l'Ue invierebbe il segnale che l'Europa non tiene fede ai suoi impegni, e allora le chance di convincere gli altri sarebbero vicine allo zero". L'Europa, ha detto ancora parlando con foga, "è all'appuntamento con la storia, lo fallirebbe se ripensassimo i nostri obiettivi e il calendario".
 
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