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| Regà, su sta storia della creatività/intensità etc state a tirare su un casino inventato: CITAZIONE Non c'è filosofo o scrittore - eccetto Moravia che è diventato giovane da vecchio - che abbia scritto qualcosa di decente e, tantomeno, di profondo da giovane. I giovani infatti pensano poco. Caso mai sentono. Ma la sensibilità va bene, al più, per scrivere poesie - ci sono stati, bisogna ammetterlo, ottimi giovani poeti - o fare da "media" nei fenomeni di Poltergeist, non per essere la "spina dorsale" del paese. Manco sto cojone de Fini mette in discussione la creatività dei giovani, a cui hanno un accesso più immediato grazie alla loro spiccata sensibilità, infatti parla di ottimi poeti, e più in generale potremmo dire di artisti. Mozart è stato un genio sin da giovane, così come Picasso e Rimbaud, quest'ultimo zittitosi ai 21 anni e con alle spalle una produzione poetica che ci porta a celebrarlo tutt'ora, tutti hanno quindi cominciato da giovani.
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