tradescandia pallida

Basta con i giovani, da "Il conformista" di Massimo Fini (1990)

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plasticine
view post Posted on 13/9/2009, 22:14 by: plasticine




Gli esempi su Mozart e compagnia valgono per dire che i giovani hanno una sensibilità più acuta, al di la se siano dei geni o meno, le cose le sentono di piu.

Personalmente credo di accettare le critiche, sopratutto se costruttive. Che Fini o no sia sto gran cavolo non mi cambia molto, dire che non ci si possa permettere di criticarlo impunemente è una banalità e un'idiozia. Avendo diritto al libero pensiero ed espressione tutti gli uomini sono soggetti alle critiche di altre persone altrettanto libere e pensanti. Questa costituisce una delle basi della democrazia ed è da notare che sia qualcosa contro cui il nostro caro Berlusconi si va scagliando ultimamente.
Una critica tanto superficiale da essere capace di affermare che "I giovani pensano poco" merita tutto l'astio che stiamo manifestando, dimostra un bel nulla, al massimo che non è vero, i giovani pensano eccome.
L'articolo di Fini è superficiale, utilizza la provocazione per colmare la pochezza delle argomentazioni e l'unica cosa che riesce a considerare è che i giovani dovrebbero invecchiare, con conseguenze che già ho analizzato.
Invece di fermarci a considerazioni di superficie, effettivamente corrispettive all' "oddio! ho scoperto che faccio la doccia in bagno" di Marta, tra le quali "i giovani sono facilmente influenzabili e violenti", potremmo andare un po' più in là?

Il fatto che io abbia utilizzato spesso le citazioni è per assicurare che le mie opinioni rimanessero attinenti al testo, qualcosa che dovresti fare anche tu, quando dici;
CITAZIONE
(mi pare inoltre che si parli di:"giovani e, in particolare, studenti" e poi:"giovani e studenti". Non sussiste dunque quella contradizione che tu dici)

mentre, Fini afferma:
CITAZIONE
tranne che degli studenti, cioè dei giovani.

La contraddizione esiste nel vedere prima esclusivamente negli studenti dei giovani rivoluzionari, effettivamente riducendoli ad una categoria, e quindi nel rifiutare le categorie.
CITAZIONE
I giovani, infine, non esistono. Come categoria. Esistono gli operai giovani, gli impiegati giovani, i contadini giovani, i borghesi giovani, ma non esiste una classe di giovani che abbia caratteristiche di omogeneità che vadano oltre alcuni stereotipi di superficie.

Inoltre, ho cercato di utilizzare citazioni che racchiudesseo il senso di un argomento. è da osservare in questo senso come Fini non sia capace di dividere il testo in paragrafi logicamente susseguiti, e vada a capo solo per utilizzare ricorsi stilistici degni di Moccia.
CITAZIONE
I giovani sono conformisti. Basta vedere come vanno vestiti: tutti allo stesso modo. Come si muovono: tutti nella stessa maniera. Cosa pensano: le stesse cose.
I giovani sono arroganti.
I giovani sono supponenti.
Credono sempre che il mondo cominci con loro.

CITAZIONE
Le parole dure sulla gioventù sono funzionali alla sua critica, non fine a se stesse.

Su questo sono daccordo, ma una critica (come ti ostini spesso a dire tu) che non porti a delle soluzioni è perfettamente inutile, in questo caso sterilmente provocatoria. Per di più, la critica alla retorica sulla giovinezza cade a picco quando si ritrova a denunciare adulti che si comportano come giovani, ma a questo ho già risposto nel post precedente.

CITAZIONE
La loro malleabilità non costituisce di per sè un rischio per la democrazia (come invece tu cerchi di far dire a Fini).

Su questo ti sbagli di grosso. Io contesto a Fini il ritenere "sospette" le forme di retorica che elogiano i giovani.
Non dico neanche che la loro malleabilità costituisca un pericolo per la democrazia, ma che l'uomo, in qualunque periodo della sua vita è portato ad appoggiare una dittatura (essendo insiti, come già detto, lo spirito di branco, il "leaderismo", e la violenza) se non corretto dall'educazione e sopratutto se non viene sviluppata la sua capacità di pensiero, ossia in mancanza di un'istruzione pubblica efficente ed accessibile a tutti. Il rischio dittatura lo vedo nell'ignoranza in cui ci stanno costringendo e nella ristrettezza delle nostre aspirazioni generazionali. A mio parere, chi cerca solo il profitto personale e non il proprio innalzamento spirituale, cosi come quello degli altri, è naturalmente portato ad appoggiare una dittatura che lo possa favorire materialmente. Al riguardo, mi trovo daccordo con te e con Fini nel momento in cui denunciate la carenza della formazione e delle possibilità.

Riguardo alla purezza: quasi meriterebbe un topic a parte, perchè cos'è la purezza? Secondo me è prima di tutto l'essere incontaminati, quindi l'inesperienza, la speranza, la capacità di illudersi e di sognare, l'ignoranza delle cose che permette di guardarle con occhi nuovi.
Magari io sto cercando gli occhiali ovunque, ci perdo un sacco di tempo ma non litrovo, e basta che entri qualcuno a buffo che li trova, perchè c'ha gli occhi nuovi, magari non è manco isterico come me che cerco, è pure perchè "ignorante". è questo il valore dei giovani, ne più ne meno.
Ma i fautori della Rivoluzione Francese, non erano dei puri? Se avessero saputo sin da subito del Terrore, della Restaurazione etc. l'avrebbero scritta la Dichiarazione dei diritti dell'Uomo e del Cittadino? O si sarebbero "ricreduti"?
Secondo me la ferma convinzione non è assimilabile come di ci tu alla purezza, la ferma convinzione che gli ariani siano megli odi tutti gli altri cosa ha a che vedere con la purezza?
 
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14 replies since 11/9/2009, 22:16   406 views
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